Brevetti software: preoccupazione e indignazione

21/12/04

La fine dell’incubo (per quest’anno almeno)!

Leggete tutto…

14/12/04 Da ieri il mondo del Software Libero è in fibrillazione a causa di un’imprevista e piuttosto sobdola mossa del consiglio dei ministri europeo, che ha messo nell’agenda di oggi, dove si sarebbe discusso di pesce, come “A-item” (cioè non discutibile ma solo votabile, ed ovviamente a favore) le decisioni sulla brevettabilità del software in Europa, di cui la trattazione era data per scivolata al 2005…
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Ciò solleva il sacrosanto sdegno di chi invece lotta anche per un confronto democratico sull’argomento, e fa capire quanto ci sia del vero nel pensiero che c’è chi nella alte sfere effettivamente VUOLE A TUTTI I COSTI che anche in Europa si abbia una legislazione simile a quella statunitense, che DI FATTO schiaccia le piccole e medie imprese informatiche a favore dei ricchi giganti multinazionali, rendendo impossibile l’innovazione e quant’altro…
Visto che la Polonia s’è opposta efficacemente e in modo così netto ai brevetti, “qualcuno” ha deciso che era l’ora di farla passare sotto il naso, senza nemmeno discutere, come provarono a fare già un anno fa in parlamento europeo…
…teniamo le dita incrociate!!!
Approfondimenti: FFII, Codeliberty, Punto informatico (in italiano). Heise, Slashdot, ZDNet, Techworld

Aggiornamento 15/12/04 Non è stata fermata la decisione di fare della faccenda un oggetto di classe A, per cui la settimana prossima chi conosce e discute di pesce (i ministri dell’ambiente o della pesca) si troverà “casualmente” anche a votare per i software…
Ora toccherà molto probabilmente (ma non è ancora detto) al parlamento europeo, che avrà la parola finale, di ribaltare con una contro-controproposta quello che certi ministri hanno cercato di far passare, e di riaffermare il peso delle decisioni già prese, in questo caso demolite a maggio 2004 in consiglio dei ministri…
Qui altri dettagli

Aggiornamento 20/12/04 A quanto pare martedì è il giorno topico per il passaggio della direttiva, senza nè dibattito nè voto… Ministri ed esperti dell’agricoltura e pesca si vedranno passare sotto il naso la brevettabilità del software e con questo bell’ A-item si vorrebbe che nessuno possa dire “bai”… Bella la mi’ democrazia… :((
Mentre il gruppo dei verdi europei richiede che si riparta daccapo a discutere di brevetti, la faccenda rischiava anche di non essere scritta nell’agenda dei lavori, sempre come “oggetto di classe A”… Però pare che un elemento messo in agenda all’ultimo minuto (come il caso) possa essere rigettato anche da un singolo membro come dice qui
Un bell’approfondimento di Groklaw
Per capire il bilancio legislativo tra parlamento e consiglio europei

Aggiornamento 22/12/04 FINALMENTE!!! La Polonia, proprio la nazione che, in forze dell’allargamento e dei maggiori poteri che le spettano, aveva opposto il suo duro e deciso NO ai software per come vengono presentati adesso, chiedendo revisioni e tempo per capire, e che quindi aveva “causato” da parte dei sostenitori (spalleggiati dalla presidenza olandese) questo brutto scherzo dell’A-item nel consiglio del “pesce”, ha BLOCCATO ancora questa decisione, facendola uscire dall’agenda e quindi dalla tacita approvazione perchè inserita meno di 14 giorni fa (termine ultimo per mettere qualcosa in agenda di discussione: tutto quello che viene messo dopo può essere rigrettato da un membro qualsiasi)
Pochi speravano in un rimedio, ma nessuno si aspettava un tale colpo a sorpresa, e proprio loro, questa giovane nuova neocomunitaria, ha fatto un GRAN bene all’Europa, allo del software, a tutti noi… 🙂
Ovviamente la battaglia non è certo finita, il problema è solo rimandato all’anno prossimo, ma con un sostenitore così fiero e spavaldo ^.^ che ci ha salvato contro uno sgradito colpo di mano, cominciamo a dormire sonni più tranquilli…
Addirittura è stato aperrto un sito internet (!!) per raccogliere firme per i ringraziamenti alla Polonia… andateci e firmate eh!!!!
A questo punto tutti si augurano che la prossima presidenza lussemburghese dell’EU prenderà una posizione più ragionevole, disposta al dialogo e meno prona a difendere certi interessi dei suoi predecessori irlandese e olandese…
E c’è anche da dire che si sta prendendo sempre più coscienza del problema, e che i governi stanno lentamente anche cambiando opinione…
Sì, perchè i software convengono proprio a pochissimi, e non tutti i governanti sono così ossequiosi al potere economico delle multinazionali…
Tutto quello che vogliamo in fondo è poterne discutere e che il consiglio dei ministri riveda il suo sciagurato testo proposto…
Dietro a questa manovra c’è chi si è accorto che la situazione non è più come lo scorso maggio 2004, quando il consiglio dei ministri votò un testo a favore dei molto controverso e ostico, e contrario al volere del parlamento europeo… Adesso i ministri europei sono più propensi a cambiare rotta, e qualcuno quindi vuole che quello che scrissero a maggio venga approvato oggi così com’è, perchè ridiscutendone i brevetti probabilmente perderanno…
Gli è andata male: peggio per pochi ricchi, meglio per tantissimi sviluppatori e lavoratori IT!…

E ora i reportages che abbiamo seguito:
Il coraggioso ministro polacco per la scienza e l’IT a sorpresa è intervenuto fermamente contro e ha fatto caoncellare dall’agenda l’oggetto
Un commento di largo respiro molto interessante
L’autorevole Groklaw in merito
La voce informatica italiana
Una spiegazione della posizione polacca che, pur non contraria ai per principio, non li accetta così come sono stati proposti, cioè in modo molto ambiguo e contraddittorio…
Altre spiegazioni dettagliate

Il discorso continua e s’approfondisce nell’apposita nostra sezione

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