Passare da una vecchia a una nuova versione di Fedora

Dopo quattro anni di felice convivenza, mi sono deciso ad aggiornare la mia vecchia, obsoleta 14 a 64 bit (qualcuno ha ancora la 32?), mettendo l’ultima versione, la 22.
Adesso non è più come una volta, con un dvd da 4 Gb dove c’è tutto, adesso si scarica la live (ho preso la spin Mate-Compiz perché non mi piace 3!) da poco più di 1 Gb, si fa boot con quella e si istalla da programmino live.

Semplice e comodo, ma la semplicità ha un prezzo.
Quello che riuscivo a fare con l’istallazione della 14, da qualche anno ormai non mi è più possibile, almeno dall’istallazione iniziale.
Per chi come me è affezionato all’utilizzo del raid1 software anche a casa propria, fino alla 14 aveva trovato nell’istallazione un comodo sistema manuale che gli permetteva di ricreare esattamente le stesse partizioni e riassemblare il raid esattamente com’era, formattando solo la root ( / ).
Io ho un mirror (sda+sdb) così fatto: partizione root, /boot, /var e /home in estesa, più altre partizioni in estesa senza mirror.
Per ho copiato tutti i miei dati su un’unità esterna usb da 2 Tera, che ormai ha prezzi più che abbordabili, e mi garantirà un per i miei vecchi dischi che potrebbero decidere di lasciarmi anche tra qualche mese.

Adesso il sistema di installazione è molto più rapido, ma lascia molte meno opzioni da cui scegliere.
Devo selezionare prima i dischi coinvolti nell’operazione.
Selezionando entrambi, mi restituisce un elenco di partizioni che non comprende il raid, quindi non mi è utile.
Selezionando un solo disco dei due, invece, il sistema si accorge che c’è un raid e mi permette di distruggerlo, ma non di ricrearlo partendo dalle formattazioni esistenti, come invece accadeva nella F14.

Dopo aver provato vari modi e opzioni, e cercato di far fare a lui la del disco, cosa che ha provocato sempre errori fatali per l’applicazione, ho dovuto seguire questo sistema.
Ho selezionato come disco di lavoro solo sdb, ho cancellato dall’elenco tutte le partizioni, tutti i raid, e ho ricreato solo una partizione root ( / ) e di swap, stando attento che lo spazio occupato fosse inferiore a quello, senza poter o voler ricreare il raid sull’altro disco.

Ovviamente Grub è stato messo sulla mbr di sdb, sda non è stato proprio toccato.
Come pacchetti software non c’è più molta scelta, possiamo solo selezionare se vogliamo un sistema workstation, o cloud. Io ho scelto il primo, poi a mano metterò quello che mi serve.

Alla fine del lavoro quindi ho due dischi con due sistemi distinti, se al boot del bios faccio partire sda, ho la vecchia 14 con raid degradato, se invece faccio partire sdb ho la nuova Fedora 22.
Non bisogna toccare i cavetti di connessione dei dischi alla scheda madre, altrimenti il sistema non riconoscerà più sda e sdb ma li scambierà, con conseguenze che non voglio immaginare. Basta un cambio nei settaggi del bios per far partire sempre primo sdb, con la sua mbr verso la 22.

All’accensione del sistema mi sono anche stupito non solo di ritrovare le utility per gestire i raid, ma che essi erano stati riassemblati e rimessi in opera. Ovviamente, non montati.
Senza loggarmi dentro X, usando la console a caratteri raggiunta con ctrl+alt+F2, mi sono loggato e ho quindi aggiunto una riga nel /etc/fstab per dire al sistema di prendere l’array della partizione della mia vecchia /home e rimontarla ovviamente come nuova /home!
/dev/md3 /hom ext4 defaults 1 1
Il resto non mi servirà, /var l’ho reincorporato dentro la partizione root.
Essendoci già installato Gparted, probabilmente più tardi farò un po’ di pulizia e mi riprenderò un p’ di spazio lasciato inutilizzato.
Alla fine un
mount -a
ha rimontato subito la vecchia partizione home con tutti i miei dati!

Ricordatevi che questo (e quello che verrà dopo) è bene farlo senza essere loggati da utente ma usando la console come detto sopra!
Dopo bisogna sistemare i permessi! Io ho un solo utente quindi faccio presto.
La vecchia creava il primo utente (e relativo gruppo) con id 500, mentre la nuova lo vuole creare per forza con id 1000, quindi andando a fare
ls -l /home
vedrete che la vostra dir <utente> ha un numero al posto del vostro nome <utente>.
Certo, potreste entrare in /etc/passwd ed /etc/group e cambiare il vostri id a mano, ma non ve lo consiglio, perché ora sembra comodo ma significa che ogni volta che reinstallate lo dovrete rifare. Invece, direi di adeguarsi ai nuovi id e operare un semplice
chown <utente>:<utente> -R /home/<utente>
sostituendo <utente> col vostro username e dopo qualche minuto tutto torna a posto.

Adesso potete premere ctrl+alt+F1 e loggarvi dentro, per vedere il vostro nuovo desktop Mate!

Se avete dei vecchi settaggi, in apertura su .bash_profile o altro, essi si apriranno, a meno che non dobbiate ancora installarli.
Già, ora dovete solo istallare tutti i che vi servono!
Però prima connettetevi a internet. Se avete un cavo, siete già connessi con dhcp (non avete più la vecchia eth0 ma enp1s0), altrimenti fatelo via wifi.

Intanto scordatevi yum, è deprecato, e userete dnf con le stesse modalità, cambia solo il nome.
Potete anche iniziare a usare yum, poi vedrete che a un certo punto il sistema vi avvertirà che ormai è deprecato. Meglio adeguarsi!
Prima di tutto un bel
dnf update -y
Vedrete che è velocissimo a risolvere le dipendenze, anzi è istantaneo, mentre yum bene o male ci metteva un po’ di tempo.

Adesso si va sul personale, quali mettere e quali no. Intanto non potete esimervi dal mettervi il repo Rpmfusion.
dnf -y install –nogpgcheck http://download1.rpmfusion.org/free//rpmfusion-free-release-21.noarch.rpm
dnf -y install –nogpgcheck http://download1.rpmfusion.org/nonfree//rpmfusion-nonfree-release-21.noarch.rpm
dnf -y update

Se volete sapere cosa ho messo io, ecco una breve lista, ma in rete ci sono tanti siti che vi dicono come sistemare bene la vostra nuova 22.
dnf -y install yum-plugin-fastestmirror wget
rpm -ivh http://linuxdownload.adobe.com/adobe-release/adobe-release-x86_64-1.0-1.noarch.rpm
rpm –import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-adobe-
dnf install flash-plugin
wget https://dl..com//direct/-chrome-stable_current_x86_64.rpm
dnf -y install –nogpgcheck -chrome-stable_current_x86_64.rpm
dnf -y install xine xmms unrar unzip thunderbird

Buon divertimento col vostro nuovo sistema!

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