Brevetti – Un compromesso possibile…

Mentre vengono fuori nuove attività lucrative nel campo dei software proprio nel paese che li ha inventati (e il fatto che li debbano bloccare legiferando è indice di un sistema malato), si fa luce sulla possibilità di un compromesso positivo nel vecchio continente.

Si tratta di emendamenti prodotti dal parlamentare M.Rocard per la Commissione sugli affari legali (JURI), che se approvati dalla stessa andrebbero al voto in Parlamento europeo il prossimo luglio.
La novità sta nel cambiamento del titolo e di una definzione del testo che passerebbe da “computer-implemented invention” a “‘computer-aided invention”, cioè da una che restando totalmente in campo informatico apre le porte ai software, a un’altra che implica la presenza di qualcos’altro che non sia solo il pc, e quindi li esclude.
Ricordiamo che nessuno, nè il Consiglio dei Ministri nè la Commisisone europea si sono mai manifestati esplicitamente a favore dei software, affermando che la direttiva da loro presentata non va in quella direzione.

Affermazione discutibile o meno, questo cambiamento potrebbe mettere d’accordo tutti e lasciando la porta aperta dovrebbe dare tempo per uno studio approfondito in materia, cosa che ancora non c’è stata.
Anche la FFII si è dichiarata soddisfatta di questo emendamento, cosa che ci fa piacere sapere, e riaccende un po’ la speranza che in fondo non ci affosseremo da soli lo sviluppo tecnologico informatico nei prossimi decenni.

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